HOTOSTUDIO

D7 / Musile di Piave VE / in corso
Tipologia:  nuova costruzione
Render: Matteo Merli

Il progetto prevede la realizzazione di una palazzina per appartamenti su tre piani.
Il concept nasce da un volume compatto a base rettangolare con il lato lungo rivolto verso il futuro parco cittadino; tuttavia, il fronte è stato volutamente spezzato inclinando la facciata per permettere una maggiore privacy degli alloggi e ruotarla ulteriormente verso sud in modo da aumentare le ore di soleggiamento della facciata.
Inoltre, per creare in planimetria due aree libere con forma e dimensione più fruibile: la prima verso sud-ovest che diventerà un piccolo giardino condominiale, e la seconda verso nord-est che invece potrà essere utilizzata per una più agevole manovra delle macchine nel piazzale di parcheggio.
L’accesso al fabbricato avverrà da una grande galleria coperta, affiancata da spazi verdi che introducono l’ingresso al vano scala; questo spazio è pensato come un’area di mediazione che divide, ma al tempo stesso coniuga, lo spazio esterno da quello interno, diventando, contemporaneamente, entrambi.
È pensato come il luogo della socialità tra condomini, uno spazio dove fermarsi a scambiare quattro chiacchiere e, forse, la cui funzione può essere reinventata in molti modi.
Al piano terra saranno collocati due alloggi a due camere con verde privato, collegati direttamente al rispettivo garage; saranno realizzati anche tutti gli altri garage che accederanno al vano scale direttamente dalla galleria o da una entrata di servizio collocata sul fronte est.
Al piano primo vi saranno tre alloggi con tre camere, e all’ultimo piano sono previsti due alloggi, di dimensioni ancora maggiori, entrambi con triplo affaccio.
In tutti gli alloggi sono previste logge incassate nel volume del corpo di fabbrica in modo da permettere agli abitanti di disporre di un piacevole spazio all’aperto, coperto e di dimensioni tali da poter svolgere anche alcune funzioni abitative.
La palazzina è pensata con alloggi di taglio medio/grande in modo da mantenere un target di qualità elevato, e di garantire una alta qualità di vita per gli abitanti che ci andranno ad abitare, pensando anche di dare una certa dignità agli spazi esterni che in questi anni di chiusure forzate si sono dimostrati sempre di più un valore aggiunto allo spazio dell’abitare.
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